Giapponese tutto pepe: meno spazio, più tecnologia e una soluzione geniale

Le auto giapponesi sono un concentrato di tecnologia estremo. Ecco cosa presenta questa piccola vettura sotto il cofano.

Le piccole utilitarie del Sol Levante rappresentano un compromesso ideale per quanto concerne l’affidabilità, la versatilità e la potenza. I principali brand giapponesi, consapevoli delle esigenze anche degli europei, presentano city car compatte, ideali nel traffico cittadino e per trovare parcheggio. Una in particolare, nelle gen precedenti, ha trovato ampia risposta sul mercato.

Giapponese tutto pepe: meno spazio, più tecnologia e una soluzione geniale
La scheda tecnica della nuova city car giapponese – biorace.it

La nuova serie della Swift, disponibile già in Giappone da qualche settimana, è nata per rendere comodo il trasporto nelle giungle urbane più congestionate. Il restyling non tradisce lo stile squadrato e armonico della vettura compatta. Le nuove tinte Frontier Blue Pearl e Cool Yellow Metallic, oltre alle livree bicolor, aggiungono brillantezza e quel tocco di gioventù che mancava.

La vettura del segmento B è lunga 3,86 metri e risulta piuttosto tecnologica. Sono stati ritoccati i gruppi ottici a Led e ridisegnati i pannelli. Il look è piuttosto cool e non manca la tecnologia all’interno dell’abitacolo. Spicca un display da 9 pollici per l’infotainment, una strumentazione analogica e comandi comodi anche per i meno avvezzi alla tecnologia. Nella nuova Swift non manca il collegamento allo smartphone per Apple CarPlay e Android Auto con Wi-Fi e USB, riconoscimento vocale, riproduzione musicale Bluetooth e informazioni sullo stato del mezzo. Date una occhiata al video in basso del canale YouTube Auto Sensación.

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Sotto il cofano della Swift c’è un fantastico tre cilindri mild hybrid da 1.2 litri a due e quattro ruote motrici, con cambio manuale o automatico. Si fa largo una efficiente assistenza alla guida, grazie ad una rinnovata gamma di sistemi Adas. Quattro passeggeri stanno comodi. Il bagagliaio di soli 265 litri, rispetto alla precedente serie, è stato ingigantito di 54 litri. Non tantissimo, ma un passo in avanti per coloro che vogliono sfruttare il modello per qualche gita fuori porta.

Le dimensioni sono le seguenti: lunghezza 3.840 mm, larghezza 1.740 mm, altezza 1.480 mm, passo 2.450 mm. L’impostazione della vettura è piuttosto sportiva, garantendo un bel piacere di guida. Elementi racing sono presenti anche all’interno dell’abitacolo con contachilometri e contagiri ampi ed incastonati in due elementi circolari debitamente separati dallo schermo riservato alle informazioni per il guidatore. Le plastiche sono rigide, ma parliamo pur sembra di una utilitaria che deve rispondere a requisiti di praticità e non di lusso.

La vettura giapponese, inoltre, vanta sensori laser, fotocamera monoculare e radar a onde millimetriche, la frenata automatica d‘emergenza, l’adaptive Cruise Control (ACC), il mantenimento corsia, il controllo angoli ciechi in retromarcia, il monitoraggio dei colpi di sonno, gli abbaglianti automatici. Rimane squadra ma rispetto al passato ha alcuni aspetti del design più morbidi e tondeggianti. La personalità è accentuata dal tetto in stile Mini Cooper e un cofano bombato. Ecco anche la FIAT Panda del futuro, svelata nella kermesse di Ginevra.

La mascherina esagonale di grandi dimensioni, nella zona frontale, è separata dalla parte inferiore e laterale del paraurti. Per le varianti base, Cool e Top, sotto il cofano c’è il 1.2 da 83 CV che promette consumi interessanti, disponibile con cambio automatico e trazione integrale Allgrip. In alternativa, il 1.4 da 129 CV e 235 Nm riservato alla Sport, in grado di spingersi alla velocità massima di 210 km/h, ma off market.L’allestimento di accesso alla gamma può già contare su una ricca dotazione di serie. I prezzi italiano partono da oltre 22mila euro per la 1.2 TOP da 83 cavalli.

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